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Daniel Meguela e la sua missione di dare voce agli emarginati con il singolo “Fuori”

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In occasione del lancio del singolo “Fuori”, abbiamo intervistato Daniel Meguela per parlare di questo brano che esplora il disagio sociale e la ricerca di serenità, dando voce agli emarginati in cerca di un nuovo inizio. Scoprite di più in questa intervista esclusiva.

Ciao Daniel, grazie per essere qui con noi oggi. Innanzitutto, congratulazioni per l’uscita del tuo nuovo singolo “Fuori”. Ci racconti un po’ di cosa parla questa canzone?

Grazie infinite a voi, sono molto felice da essere in vostra compagnia.

“Fuori” è una canzone che nasce dall’esigenza di fare luce sulla problematica di chi è emarginato, e l’emarginazione ahimè ha varie sfumature, una problematica che sta coinvolgendo molti giovani ma non solo da quando esistono i social.

Come descriveresti il processo creativo dietro la scrittura di “Fuori”?

Il processo per questa canzone è stato una conseguenza della pandemia, il non poter uscire e interagire con gli altri nella nostra normalità ha creato in me, come tante altre persone dei forti scompensi. Questo mi ha portato a embrionare dentro di me questa canzone che poi si è sviluppata nell’argomento sopra citato dell’emarginazione in tutte le sue sfaccettature.

Ci sono temi sociali o politici che ti stanno particolarmente a cuore e che vuoi affrontare attraverso la tua musica?

Sì effettivamente è così, l’ho fatto nel mio album “l’amore mi trattiene”, parlo come già detto dell’emarginazione, delle perdite, della depressione, degli amori tossici e della guerra, ma anche della amicizia, della gioia, dei sogni e della bellezza della vita.

Qual è stato il momento più importante della tua carriera fino ad oggi?

Ce ne sono vari, ma forse il più importante è stato quando giovanissimo sono stato selezionato per partecipare al live “da me a te” di Claudio Baglioni allo Stadio Olimpico di Roma la mia città. È stata un’emozione grandissima e formativa, mi ha fatto capire che era quello che volevo fare nella vita.

Hai qualche consiglio per i giovani artisti che stanno cercando di emergere nel mondo della musica?

Bèh quello che posso consigliare ed è la stessa cosa che dico a mio figlio è di essere sempre curiosi e cercare di essere, si se stessi, ma con una propria unicità facendo sempre quello che li fa stare bene e non quello che vogliono gli altri. Devono seguire il proprio cuore sempre.

Come pensi che la tecnologia e i social media abbiano influenzato la tua carriera musicale?

L’hanno influenzata al 50% perché oggi un artista non può permettersi di non essere presente sui social, molto gira intorno a questo, rendendo la musica più veloce e spietata ma dando anche più chance per sfondare. Mentre per l’altro 50% almeno per me è poco influente non mi faccio condizionare la vita dall’andamento dei social.

Dove ti vedi tra cinque anni e quali sono i tuoi sogni e obiettivi futuri?

Fra cinque anni vorrei (spero) aver fatto il mio primo film da soggettista e regista di uno dei romanzi che ho scritto, infondo mio zio è uno dei registi più conosciuti al mondo, perciò, il cinema ce l’ho nel DNA… Ma questa è una storia che magari vi racconterò un’altra volta.

Vi abbraccio e saluto tutti. Grazie per avermi regalato questa bella chiacchierata. A presto.

 

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